CONFCOMMERCIO-Imprese per l'Italia, Confederazione Generale Italiana delle Imprese, delle Attività Professionali e del Lavoro Autonomo, è la più grande rappresentanza d'impresa in Italia, associando oltre 650.000 imprese.
Il sistema Confcommercio comprende una struttura nazionale, 21 Unioni regionali, 90 Associazioni territoriali, 100 Organizzazioni nazionali di categoria. Gruppi, Enti e Società partecipate.
Una rete di strutture che sanno tra loro dialogare, collaborare, confrontarsi, nel segno della specializzazione, della sussidiarietà, della partecipazione.
La Confederazione, attraverso gli organi statutariamente previsti esprime le linee generali di indirizzo della politica di rappresentanza, e, attraverso la struttura nazionale, individua gli interventi, coordina gli strumenti di attuazione e definisce una strategia di sviluppo dei settori rappresentati.
Le Organizzazioni territoriali e settoriali garantiscono l’assistenza alle imprese e ai professionisti associati, favoriscono i rapporti con le istituzioni pubbliche e con gli altri soggetti privati e offrono agli operatori economici tutti i servizi connessi con la gestione aziendale.
A tutti i livelli territoriali del sistema confederale, inoltre, sono costituiti il Gruppo Giovani Imprenditori e il Gruppo Terziario Donna. Il primo è composto dagli associati "under 42", il secondo dalle imprenditrici associate.
Con il patrocinio della Confcommercio è costituita l’Associazione denominata “Federazione tra Consorzi e Cooperative di Garanzia collettiva fidi” – “Federascomfidi” che promuove iniziative volte a favorire lo sviluppo dei confidi soci appartenenti alle categorie del commercio, del turismo, delle professioni e dei servizi.
I Confidi aderenti alla Federazione hanno un patrimonio pari a 484 milioni di euro a fronte di un’attività di garanzie pari a 1,6 miliardi di euro e rappresentano uno dei più importanti strumenti di credito di cui si avvale la Confcommercio a supporto e sostegno delle Micro e PMI.
I Confidi nascono dalla volontà degli imprenditori e costituiscono organismi di garanzia collettiva. Operando senza scopo di lucro, hanno quale primario obiettivo quello di assistere le Imprese nella individuazione delle migliori soluzioni di finanziamento, sostenendone l’accesso al credito con il rilascio di garanzie collettive ai soggetti finanziatori che, quindi, possono contare su una maggiore copertura dei propri rischi. Tale impostazione, da un lato, facilita l’erogazione del credito e, dall’altro, mitiga il costo del finanziamento permettendo all’impresa di beneficiare di tassi e condizioni più vantaggiosi. Grazie alla loro presenza e capillarità sul territorio e per il fatto di essere composti dagli stessi imprenditori, i Confidi sono in grado di “raccontare” in maniera credibile la storia e i progetti di un’impresa, spesso fornendo ai soggetti finanziatori informazioni ulteriori rispetto a quelle di carattere quantitativo, che integrano con importanti elementi di natura qualitativa.
I Confidi rappresentano la più importante risorsa del sistema di rappresentanza per sostenere, con interventi concreti, le esigenze dell’economia reale. Sono altresì potenti strumenti di politica industriale, in grado di agire come moltiplicatore delle azioni adottate dalle Istituzioni pubbliche e, grazie anche al rapporto di prossimità con il proprio territorio di riferimento, hanno assunto un ruolo sempre più cruciale nel veicolare i mezzi finanziari fondamentali per sostenere lo sviluppo economico e sociale delle comunità di cui fanno parte.
In tale contesto si sono trovati ad affrontare una fase di radicale trasformazione e riorganizzazione incentrata in particolare in processi di fusione e aggregazione. Al contempo, la normativa di riferimento ha previsto due tipologie di Confidi: quelli con un minor volume di attività finanziaria (sotto la soglia di € 150/Mln) sottoposti al controllo di uno specifico Organismo previsto dall’art. n. 112 del T.U.B. – Testo Unico Bancario e quelli di maggiori dimensioni, sottoposti alla vigilanza diretta della Banca d’Italia. I primi possono svolgere esclusivamente l’attività di rilascio di garanzia nell’interesse delle imprese socie a fronte di finanziamenti erogati da intermediari bancari o finanziari, nonché le attività ad essa connesse e strumentali; i Confidi vigilati possono svolgere, entro certi limiti, anche alcune attività previste per gli altri intermediari finanziari e attività connesse e strumentali anche nei confronti di clienti non soci, purché tali attività siano svolte in maniera funzionale allo sviluppo dell’attività prevalente di garanzia collettiva dei fidi o dell’attività svolta in via residuale.
Negli ultimi anni i Confidi hanno sviluppato sempre maggiori competenze in ambito di assistenza finanziaria di base alle imprese, nonché un processo di efficientamento strutturale che ha permesso di coniugare la prossimità di servizio, con il crescente livello di accompagnamento nell’ambito di consulenza e assistenza nella scelta delle forme tecniche di finanziamento, nelle pratiche per l’accesso agli incentivi pubblici nel controllo e nella gestione dei costi finanziari e nella valutazione della rischiosità dell’impresa.
Parleremo ancora dei Confidi nella Fermata 14 del nostro percorso nella quale vedremo insieme come migliorare il rapporto Banca-Impresa.