In Italia «l'attività economica sta sostanzialmente ristagnando dai primi mesi del 2018, anche a seguito del rallentamento registrato a livello europeo e globale».
<<Le sfide sulle quali mi sono soffermato e gli impegni che ne derivano riguardano tutti.
Le autorità di controllo devono favorire e accompagnare l’adattamento del sistema finanziario al nuovo contesto economico e regolamentare, ai cambiamenti tecnologici e climatici. In Europa va completata l’Unione bancaria, prevedendo innanzitutto strumenti adeguati per la gestione ordinata delle crisi di tutti gli intermediari; va anche definito un percorso per l’introduzione di un sistema genuinamente comune di assicurazione dei depositi; vanno evitate iniziative che possano risultare procicliche o mettere a rischio la stabilità finanziaria. Come ho osservato altre volte, per completare l’Unione economica e monetaria e per rendere più efficace l’azione dell’Eurosistema occorrono anche una maggiore integrazione dei mercati dei capitali e una politica 15 di bilancio europea; al conseguimento di questi obiettivi contribuirebbe in modo determinante l’introduzione di un titolo di debito comune da considerare privo di rischio, come nelle altre principali economie avanzate.
In Italia gli intermediari devono procedere con decisione nell’adeguamento degli assetti di governance, delle dotazioni tecnologiche, dei modelli di attività. Vanno perseguiti livelli di redditività ed efficienza tali da garantire la capacità di attrarre capitali dal mercato e di sostenere l’attività economica. Ma né gli intermediari né le banche centrali possono da soli creare la crescita. Per raggiungere un sentiero di espansione stabile più elevato servono politiche economiche che guardino oltre l’orizzonte annuale del bilancio pubblico. La definizione di un quadro organico di riforma entro il quale inserire i singoli interventi può da sé fornire un impulso espansivo, riducendo il deficit di fiducia che pesa, ancor più di quello dei conti pubblici, sul rendimento dei titoli di Stato e sull’iniziativa privata. Il ritorno a una crescita duratura va perseguito rispettando le compatibilità ambientali, finanziarie e sociali.>>