FinTech, rischi e opportunità per i giovani futuri manager bancari
  • 25 gennaio 2020

FinTech, rischi e opportunità per i giovani futuri manager bancari

Intervento di Alessandra Perrazzelli Vice Direttrice Generale della Banca d’Italia

Lectio Magistralis Università di Genova, 24 gennaio 2020

 

In estratto:

Lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della tecnologia sta rapidamente trasformando l’economia e la società in cui viviamo.

Le innovazioni e i servizi digitali cambiano preferenze e abitudini di spesa dei consumatori, modificano i processi produttivi e distributivi, ridisegnano i confini delle imprese e dei mercati.

La forza e la rapidità con cui le tecnologie digitali influenzano i comportamenti individuali sono dirompenti. La diffusione di internet ha cambiato in modo irreversibile le abitudini di larga parte dei consumatori, che oggi utilizzano con maggiore frequenza la rete per orientare le proprie decisioni di spesa. In Italia circa 45 milioni di persone, i tre quarti della popolazione, usano quotidianamente la rete per informarsi, comunicare, lavorare, comprare beni e servizi. Nel 2019 il volume delle transazioni concluse tramite canali distributivi mobili (telefoni cellulari, tablet, computer personali) è aumentato del 15 per cento, arrivando a rappresentare circa il 7 per cento del totale degli acquisti.

Lo sviluppo di nuove tecnologie ridefinisce il contenuto e le modalità di gestione dei processi aziendali . . .

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Conclusioni

La rivoluzione digitale sta scardinando gli schemi tradizionalmente utilizzati dagli intermediari per l’offerta di servizi finanziari, modifica l’assetto del mercato e impone agli operatori un sostanziale ripensamento dei modelli e delle strategie.

Nascono banche completamente digitali, in grado di servire ampie quote di mercato con costi molto più contenuti rispetto agli intermediari tradizionali.

Gli operatori FinTech espandono l’offerta dai servizi di pagamento a quelli di gestione del risparmio.

Le multinazionali nel settore tecnologico (BigTech) offrono ormai da alcuni anni servizi finanziari sulle proprie piattaforme, istantaneamente in tutto il mondo a miliardi di persone. L’attività delle BigTech sfrutta sinergie nuove tra servizi finanziari tradizionali (come quelli di pagamento, di credito e di assicurazione) e quelli di natura commerciale, attraverso un processo di unbundling e re-bundling che modifica radicalmente gli scenari competitivi.

Le sfide poste agli amministratori delle banche dalla rivoluzione digitale sono tante, ma altrettanto numerose sono le opportunità che questa offre. La sfida più importante è quella di un sostanziale ammodernamento del sistema bancario italiano. Non mi riferisco solo all’offerta di servizi sul canale digitale ma anche alla possibilità di ristrutturare interi processi operativi, seppure progressivamente, recuperando margini di redditività attraverso la riduzione dei costi che ne deriva.

La coesistenza di vecchi e nuovi canali distributivi, di prodotti tradizionali e innovativi è un’opportunità: vi è la possibilità di adattare l’offerta sulla base delle esigenze dei clienti e di raggiungere una platea più ampia di consumatori, ampliando i confini del mercato e l’inclusione finanziaria.

Anche gli intermediari di piccola dimensione avranno la possibilità di restare sul mercato, nonostante la competizione con le BigTech, le grandi banche e i providers tecnologici, se sapranno sfruttare la possibilità di differenziare la loro offerta in base ai segmenti di clientela.

 

Per il Documento completo: https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/interventi-direttorio/int-dir-2020/Perrazzelli-24.01.2020.pdf