Siglato un ADDENDUM all’Accordo 2019 per il Credito PMI con le Associazioni di impresa
ROMA, 7 MARZO 2020
Viene estesa ai prestiti in essere al 31 gennaio 2020 - anziché al 15 novembre 2018, termine originario dell’accordo - la possibilità di chiedere:
- la SOSPENSIONE fino a 12 mesi della quota capitale delle rate dei finanziamenti in essere,
- o l'ALLUNGAMENTO della scadenza dei finanziamenti in essere.
La moratoria è riferita ai finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese danneggiate dal coronavirus. Lo rende noto oggi - fonte ANSA - l'ABI Associazione Bancaria Italiana - che ha siglato un ADDENDUM all'Accordo 2019 con Alleanza delle Cooperative Italiane (AGCI, Confcooperative, Legacoop) CIA-Agricoltori Italiani, CLAAI, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confimi Industria, Confindustria e Rete Imprese Italia (Confersercenti, Casartigiani, Cna Confartigianato, Confcommercio).
La SOSPENSIONE del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti può essere chiesta fino a 12 mesi per le operazioni a medio lungo termine (ML/T), anche perfezionate tramite il rilascio di cambiali agrarie e alle operazioni di leasing (in quest’ultmo caso, la sospensione riguarda la quota capitale implicita dei canoni di leasing).
Quanto all'ALLUNGAMENTO dei prestiti, invece, viene stabilito che l’estensione della durata del finanziamento può arrivare fino al 100% della durata residua dell’ammortamento.
L’Addendum prevede altresì che, ferme restando le altre condizioni contenute nell’Accordo per il Credito 2019, è opportuno che le banche, al fine di assicurare massima tempestività nella risposta, accelerino le procedure di istruttoria, anche riducendo significativamente i termini generali previsti e che, ove possibile, offrano condizioni migliorative rispetto a quelle previste esplicitamente dal predetto Accordo, al fine di andare incontro alle esigenze delle imprese richiedenti.
L’Addendum contiene anche un impegno di ABI e Associazioni di rappresentanza delle imprese ad agire congiuntamente per sostenere presso le Istituzioni nazionali ed europee competenti, la necessità e l’urgenza di una modifica delle attuali e diverse disposizioni di vigilanza sul settore bancario, anche in materia di gestione del credito a imprese economicamente sane, ma danneggiate da situazioni eccezionali che ne limitano temporaneamente le possibilità operative.
Viene inoltre richiesto, con riferimento alle operazioni oggetto di moratoria connessa agli effetti del diffondersi del Coronavirus, di ampliare l’operatività del Fondo di Garanzia per le PMI aumentando, tra l’altro, la quota garantita per le linee di credito a breve, in considerazione delle tensioni sul fronte della liquidità delle imprese e per creare le condizioni per agevolare un allungamento delle scadenze dei finanziamenti garantiti.